
“Il Paese degli Archi” arriva a GIFFONI Film Festival 2025. Domani, giovedì 24 luglio, alle ore 10, il documentario della giornalista Azzurra De Razza e del videomaker Daniele Pignatelli dedicato al progetto SMA – Sistema Musica Arnesano, sarà protagonista dello speciale evento PARENTAL EXPERIENCE in programma nella Sala Galileo di Piazza Giffoni Film Festival, 1, a Giffoni Valle Piana, comune del salernitano che ospita la storica rassegna dedicata ai ragazzi, quest’anno alla 55esima edizione.
Giffoni è un evento non solo cinematografico ma anche sociale a tutto tondo, che coinvolge ormai direttamente anche le famiglie. Ed è a loro che è rivolta la serie di appuntamenti Parental Experience in cui rientra Il Paese degli archi. Per il 24 luglio infatti è stata strutturata un’intera giornata a tema musica, intesa come linguaggio universale, capace di cementare l’identità della comunità educante.
“Il Paese degli Archi” verrà presentato da Azzurra De Razza, con la proiezione di un estratto del documentario, e con l’intervento di Maria Pina Solazzo e di Ludovica Rana, rispettivamente vicepresidente dell’associazione Opera Prima, promotrice di SMA, e direttrice artistica di SMA. Ad impreziosire la presentazione anche l’intervento musicale di un gruppo di giovani musicisti dell’Orchestra SMA, dal Salento a Giffoni proprio per offrire un cadeau al pubblico delle famiglie del festival. Si andrà da Bach a Vivaldi, dalla Polka di Waldteufel ad un Omaggio a Mozart, fino a chiudere con il Can Can di Offenbach. A dirigere, come sempre, sarà il maestro Antonio Martino.
UNA STORIA DI MUSICA E BAMBINI
“Il Paese degli Archi” racconta una storia di musica e bambini che ha trasformato il piccolo comune del Salento, alle porte di Lecce. Si tratta del progetto di formazione strumentale inclusiva dell’associazione salentina Opera Prima.
SMA dal 2017 ha fatto entrare lo studio di violino e violoncello in due scuole primarie del Salento, inserendolo tra le materie curriculari. Grazie al progetto, prodotto con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Borletti Buitoni Trust, sono già stati consegnati in comodato d’uso gratuito oltre 200 strumenti ad arco ai bambini coinvolti – finora oltre 300. Si tratta di un laboratorio di educazione alla solidarietà, alla collaborazione, all’integrazione, dedicato a tutti i bambini delle scuole aderenti, senza alcuna distinzione o preselezione. Obiettivo finale di SMA è infatti la sensibilizzazione all’arte musicale e dunque la formazione del pubblico di domani.
SMA è partito otto anni fa nell’Istituto Comprensivo Vittorio Bodini di Monteroni di Lecce – sezione di Arnesano – grazie alla lungimiranza dell’allora dirigente Addolorata Natale e, poi, dell’attuale dirigente Graziano Palma. Ha poi successivamente coinvolto anche l’Istituto Comprensivo “Salvatore Colonna” di Monteroni di Lecce, oggi diretto da Loredana Signore.
Nell’ambito di SMA è nata anche una grande orchestra d’archi, diretta da Antonio Martino, composta da oltre 100 bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni che continuano a studiare musica gratuitamente grazie al progetto.
Nel documentario “Il Paese degli Archi” si stringe l’obiettivo sulle origini del progetto e sulla sua evoluzione, fino, appunto, alla nascita di SMA come orchestra di comunità, che racconta il territorio attraverso produzioni originali tra cui, l’ultimo, “La Regina”, dal soggetto originale di Simonetta Longo, con le musiche di Raffaele Quarta, con l’Orchestra SMA e l’attrice Alessandra De Luca: uno spettacolo musicale che racconta poeticamente del Salento attraverso la figura di un antico albero realmente esistente a Strudà (Le), chiamato “La Regina”, appunto, che ha visto scorrere sotto la sua ombra secolare la vita di tante generazioni, fino al terribile momento dell’arrivo della “strega Xylella”…
“Ad Arnesano è in atto da qualche anno una delicata rivoluzione culturale voluta da Opera Prima, un’associazione familiare, nella misura in cui legata alla famiglia di musicisti Rana di Arnesano, piccolo comune alle porte Lecce in cui praticamente ormai tutti i bambini tra i 6 e 10 anni studiano uno strumento ad arco” dice l’autrice Azzurra De Razza. “Il Paese degli Archi è il racconto giornalistico di questo progetto partito nel 2017 come una semina sul futuro. Eppure la fotografia sull’oggi è già chiara: ad Arnesano, nel teatrino nato dal restauro dell’ex oratorio, nella piazza del paese, vive una comunità di famiglie che si intende parlando il linguaggio della musica, dei grandi autori classici e di nuove storie in musica, creando un senso dell’ascolto a cui oggi i nostri bambini non sempre sono preparati”.
“Abbiamo seguito le attività di SMA lungo circa sette mesi del 2024. Abbiamo lavorato con discrezione, con una troupe leggera, in pratica solo io e Azzurra, con la chiara volontà di essere una presenza non invasiva, soprattutto per i bambini” dice l’autore Daniele Pignatelli. “Abbiamo raccolto tante emozioni e ci siamo emozionati noi stessi, soprattutto durante il lungo lavoro di montaggio, durante il quale abbiamo davvero focalizzato la forza del progetto e della musica in generale. Abbiamo l’ambizione di poter dire che questo video documentario può essere anche solo un audio documentario. La colonna sonora de Il Paese degli Archi è interamente tratta da eventi live di Opera Prima, tra cui appunto i concerti ma anche le prove dei bambini e lo spettacolo musicale La Regina. Questo per dire che credo che sia bellissimo anche solo semplicemente da ascoltare, grazie alla musica e al suo potere evocativo di emozioni”.
Il racconto si compone delle testimonianze dirette di Vincenzo Rana e Maria Pina Solazzo (rispettivamente presidente e vicepresidente di Opera Prima), di Ludovica Rana (violoncellista, direttrice artistica di SMA e della Stagione Concertistica Opera Prima di Arnesano), del direttore dell’Orchestra SMA Antonio Martino, dei bambini partecipanti al progetto e dei loro genitori, di chi ha contribuito alla nascita di SMA e di chi si è innestato lungo il percorso, tra cui la scrittrice Simonetta Longo e il musicista Raffaele Quarta (rispettivamente autrice del soggetto e dei testi e autore delle musiche de La Regina). Vede, inoltre, la partecipazione di Beatrice Rana, pianista e direttrice artistica del Festival “Classiche Forme” prodotto da Opera Prima.