Aspettando la tappa barese dell’ultimo tour dei CCCP – Fedeli alla Linea, l’Arena 4 Palme all’interno del Multicinema Galleria ripropone il cult “Kissing Gorbaciov”

In occasione del concerto dei CCCP – Fedeli alla Linea (che si terrà il 12 luglio alla Fiera del Levante, per il Locus Festival), lunedì 30 giugnoalle 21, arriva in Arena 4 Palme «Kissing Gorbaciov», il documentario di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife che racconta l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi divisi, attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica. Biglietti a 3,50 euro, per l’iniziativa “Cinema Revolution”, on line su multicinemagalleria.18tickets.it.

«Osare l’impossibile», cantava Giovanni Lindo Ferretti, con i CCCP – Fedeli alla Linea nel 1987, in «Manifesto», una delle loro canzoni dal piglio autoritario più marcato e politicizzato. A riascoltarla oggi, viene da pensare a quanto quella esortazione abbia contraddistinto una vicenda incredibile e al tempo stesso mitica. Il 23 e il 24 luglio 1988, a Melpignano (dove il festival della Notte della Taranta ancora non esisteva, e arriverà solo 10 anni dopo) alcune rock band sovietiche suonano per la prima volta oltre la cortina di ferro. Con loro sul palco ci sono anche band italiane, tra cui i CCCP. Da qui inizierà poi un viaggio di otto giorni tra Mosca e Leningrado, in cui lo stesso gruppo emiliano, i Litfiba ed altri, si esibiranno in un tour tra due Mondi che non sarebbero stati più gli stessi. Questa mitologica vicenda è raccontata in «Kissing Gorbaciov».

«Volevamo riannodare un percorso che parte a Melpignano addirittura nel 1980 – spiega il regista Luigi D’Alife – con l’elezione di una giovanissima giunta del PCI, capeggiata da Antonio Avantaggiato, padre dell’attuale sindaca. Quella giunta fece qualcosa di straordinario: puntare sulla cultura, convinti che potesse produrre cambiamento e valore per il territorio. Da lì è iniziato un viaggio con diverse tappe, spiccando il volo nel 1988, quando per la prima volta al mondo arrivano nel leccese delle rock band sovietiche». Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell’85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino: il festival di Melpignano viene subito chiamato «Le Idi di Marzo». Dalle allora aride terre salentine, una bizzarra delegazione italiana, tra cui i CCCP e Litfiba, imbarcandosi su un pericolante «Aeroflot», arrivò a esibirsi in Unione Sovietica in due concerti.

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