Il Teatro di Napoli alle prese con prime di prestigio, variazioni e annullamenti, mentre cresce l’attesa per l’VIII edizione del Pompeii Theatrum Mundi

In un’epoca in cui la guerra torna a bussare con prepotenza alle porte dell’Europa e in cui le nuove generazioni sembrano spesso scollegate dalla cultura classica, accade qualcosa di straordinario: 120 studenti delle scuole del territorio vesuviano danno vita a Lisistrata, la celebre commedia di Aristofane, al Teatro Grande di Pompei, uno dei luoghi più simbolici della civiltà mediterranea. Le date sono fissate: sabato 24 e lunedì 26 maggio, alle 21, per l’apertura della stagione estiva del sito archeologico. A sostenere economicamente l’edizione di quest’anno è la Fondazione Ray of Light, della popstar Madonna, che ha voluto investire nel progetto dopo aver conosciuto alcuni degli studenti durante una visita a Pompei.

La regia è affidata a Marco Martinelli, drammaturgo, pedagogo e fondatore del Teatro delle Albe di Ravenna, che da oltre trent’anni porta il teatro tra gli adolescenti, trasformando il palcoscenico in spazio civico. La sua metodologia, la “non-scuola”, abbatte le gerarchie accademiche e restituisce vitalità ai testi classici. Dopo ‘Uccelli’, ‘Acarnesi’ e ‘Pluto’, quest’anno tocca a Lisistrata, donna ribelle e stratega che nel 411 a.C. si oppose alla guerra del Peloponneso con un’arma inedita: lo sciopero sessuale.

“È un testo di una modernità disarmante – dichiara Marco Martinelli – Lisistrata è una pacifista ante litteram che propone un’altra via, quella dell’unione femminile contro la follia della guerra. Aristofane ce lo chiedeva nel V secolo, i ragazzi oggi ce lo chiedono di nuovo”. Un gesto, quello della popstar americana, che rafforza l’idea che l’arte può essere un volano per il riscatto sociale e culturale. Il progetto nasce da un’idea del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ed è sostenuto da un protocollo con l’Ufficio scolastico regionale della Campania. Un’iniziativa che coinvolge gli studenti di Pompei, Torre del Greco, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e che rappresenta un esempio di educazione civica e culturale attraverso il teatro. “Chi vuole capire le origini e la forza del teatro occidentale venga a vedere Lisistrata – ha dichiarato Zuchtriegel – è emozionante vedere come un testo classico possa accendere la creatività e la speranza dei giovani. Questi ragazzi saranno i migliori ambasciatori di Pompei nel mondo.”

Lo spettacolo, che vedrà 90 ragazzi in scena e altri 30 coinvolti nell’organizzazione, sarà in tournée nazionale: il 28 maggio al Teatro Dante Alighieri di Ravenna, il 4 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, e il 15-16 novembre al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano. L’iniziativa rientra in un triennio dedicato ad Aristofane (2023–2025), in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro Nazionale di Napoli e Teatro delle Albe. Un teatro che non fa sconti alla retorica ma dialoga con il presente: Lisistrata, “colei che scioglie gli eserciti”, torna oggi in scena per parlare di guerra e pace, di donne e potere, di desiderio e dignità. In un mondo che cambia, i classici restano. E parlano forte, soprattutto quando a interpretarli sono le voci giovani di chi il futuro lo deve ancora scrivere.

Il Teatro di Napoli ha inoltre comunicato l’annullamento delle recite dello spettacolo Ezra in gabbia in programma al Teatro Mercadante dal 21 al 25 maggio 2025 a causa dell’indisposizione fisica del protagonista Mariano Rigillo.  
Tutti i possessori dei biglietti dello spettacolo avranno diritto al relativo rimborso consegnando il titolo d’accesso cartaceo presso le biglietterie dei Teatri Mercadante e San Ferdinando entro la data del 14 giugno 2025. Per qualunque ulteriore informazione: contattare la biglietteria del Teatro di Napoli al numero 0815513396/081292030/081441532.

Per la sopraggiunta decisione della Lega Calcio di anticipare la partita di Campionato Napoli – Cagliari a venerdì 23 maggio ore 20,45 allo Stadio Maradona e per le conseguenti disposizioni di traffico e di ordine pubblico, gli appuntamenti previsti in quella data subiscono le seguenti variazioni:

  • annullato l’incontro di Roberto Andò con Amos Gitai previsto alle ore 18,00 di venerdì 23 maggio al Mercadante
  • la prima di Zampette rosse (Tutti pazzi per il cinema) per la XIX edizione del progetto Arrevuoto prevista il 23 maggio al San Ferdinando sarà anticipata alle ore 19,00 di giovedì 22 maggio.
Quest’anno abbiamo deciso di lavorare sulla questione cinematografica, come questione sociale e non solo artistica, visto che la nostra città è così ampiamente rappresentata nel cinema e nella tv contemporanei. Con le serie e i film che ormai da anni si girano dappertutto sul territorio napoletano, per i ragazzi e le ragazze il cinema sembra rappresentare una possibilità di carriera o semplicemente un sogno da coronare. Le ricerche di casting giovanile a progetti come il nostro sono ricorrenti, a volte opportuniste, e se da una parte non vogliamo cedere a un meccanismo adulatorio per gli adolescenti, dall’altra comprendiamo anche il desiderio dei nostri ragazzi di fare un’apparizione sullo schermo. Per creare degli anticorpi, o meglio quella fatidica soglia critica che permette di navigare in certi mari senza cedere alle sirene delle tentazioni o allo sfruttamento, abbiamo affidato ad uno spettacolo delle riflessioni da parte dei nostri attori che offriranno al pubblico. Quale migliore fiaba che quella di Pinocchio per raccontare un’iniziazione alla vita e alle bugie? Una fiaba che abbiamo completamente rivisitato, mettendo come protagonista una Pulcinella (una ragazza, visto che il suo nome termina in “a”) che dal teatro di Arrevuoto vorrebbe passare al cinema, ipnotizzata dalle immagini del grande schermo. Ed ecco a voi con questi ingredienti il nostro spettacolo Zampette rosse – tutti pazzi per il cinema, una riflessione sull’industria culturale che è necessario fare proprio con i più giovani, un’avventura fantastica del reale, come è tradizione dei nostri spettacoli. Un gioco per i ragazzi e le ragazze di Arrevuoto, molto più serio nel giocarsi di tanta seria superficialità culturale condotta dagli adulti. (Maurizio Braucci)
22 maggio ore 19,00
24 maggio ore 18,00

Teatro San Ferdinando
ARREVUOTO
diciannovesimo movimento 
ZAMPETTE ROSSE
(Tutti pazzi per il cinema)

cura del progetto e drammaturgia Maurizio Braucci
da un’idea di Roberta Carlotto
regia di Sharon AmatoAlessandra AsuniFabiana Fazio
Christian GirosoEmanuele Valenti
assistente alla drammaturgia Fabrizio Nardi
musiche a cura di Antonella Monetti
in collaborazione con gli allievi della Scuola Musicisti Associati
diretti da Antonio Barberio
spazio scenico e luci Raffaele Di Florio
video proiezioni Alessandro Papa
costumi Violetta Di Costanzo e Nunzia Russo
guide Sara CaiazzoSara GentilePatrizia De SiervoLisa Imperatore
Luigi PalumboClaudia Zancaglione
foto Stefano Cardone
coordinamento pedagogico Chi rom e… chi no
Biagio Di BennardoEmma FerulanoGiovanna MaurielloBarbara Pierro
segretaria di produzione Ilaria Ceci produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con Associazione Arrevuoto – Teatro e pedagogia e con 
Chi rom e …chi noCentro educativo Stelle sulla Terra
Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli
L’Orsa Maggiore – Cooperativa sociale
Istituto Comprensivo Madonna Assunta con il contributo della Comunità Evangelica Luterana di Napoli

Mai come in questo frangente storico avvertiamo il pericolo che la cultura sia marginalizzata o, peggio ancora, che la sua azione sia vanificata e schiacciata dal peso della guerra, o dal gioco al massacro del potere. Invece, la cultura deve continuare a essere, al di fuori da ogni retorica, uno strumento essenziale di libertà. Pompeii Theatrum Mundi è il festival dove si confrontano la grande eredità classica e la visione artistica contemporanea. Non è un caso che ad aprire questa edizione sia un grande regista del dialogo come Amos Gitai con il suo Golem, una creazione che ne rivisita il mito come artificio per proteggere le minoranze dalle distruzioni e dalle persecuzioni. Ispirato a un racconto per bambini di Isac Bashevis Singer, che lo scrittore dedicò agli oppressi di tutto il mondo contro i decreti iniqui, e affidato a un mosaico di lingue, tra cui lo yiddish, la lingua che andò in fumo nei forni crematori tedeschi, lo spettacolo di Gitai è interpretato da una compagnia cosmopolita. Seguono due titoli classici, l’Elettra di Sofocle da me diretta con l’interpretazione di Sonia Bergamasco, e la Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia e l’interpretazione di Lella Costa. Una delle ultime grandi tragedie di Sofocle, costruita interamente su una eroina della sofferenza, quell’Elettra che continua a essere un simbolo della sensibilità femminile in ogni tempo, e una commedia tra le più irresistibili come Lisistrata, esilarante congegno ordito da una donna per fermare la guerra. Per la danza la Notte Morricone, l’omaggio a un compositore amatissimo e leggendario come Ennio Morricone, le cui musiche Marcos Morau sceglie a colonna sonora della nostra vita, intrecciando la sapienza della danza alla magia del cinema. (Roberto Andò)

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