Trentaquattro spettacoli tra emozioni, riflessioni e grandi interpreti: presentata la nuova stagione del Teatro Biondo di Palermo

Una stagione ricca, sfaccettata, profondamente teatrale. Con 34 titoli in programma – 19 in Sala Grande, 15 in Sala Strehler, 13 produzioni e coproduzioni e 8 prime nazionali – il Teatro Biondo di Palermo inaugura il nuovo corso artistico firmato dal direttore Valerio Santoro, al suo primo anno alla guida dello storico teatro palermitano.

Intitolata Storie che si riflettono, la stagione verrà svelata alla città il 14 maggio alle 17.30, nel corso di un incontro pubblico nella Sala Grande. Intanto, è stata già presentata alla stampa in un incontro gremito, che ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e culturali: dal presidente del Biondo Giovanni Puglisi al vicesindaco Giampiero Cannella, dalla dirigente regionale Maria Concetta Antinoro al sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta, insieme a tanti artisti presenti in cartellone.

E proprio la collaborazione con il Teatro Massimo dà vita ad una delle novità di questa edizione: l’abbonamento “Duetto”, che unisce lirica e prosa in un’inedita sinergia tra due grandi istituzioni culturali della città. Le sottoscrizioni partiranno dal 9 maggio.

«Storie che si riflettono è un invito a specchiarsi nei sentimenti, nei desideri, nelle contraddizioni che il teatro porta in scena» – spiega Valerio Santoro –. «Vogliamo un teatro che sia accessibile, aperto, che parli a tutti. Ho pensato questa stagione come un dialogo costante tra tradizione e contemporaneità, tra parola e corpo, tra attore e spettatore. Il Biondo deve essere casa, specchio, luogo vivo e accogliente».

«Il teatro è necessario – aggiunge Giovanni Puglisi – perché è uno specchio che riflette e trasforma, mitiga la paura, cura le ferite. Oggi più che mai, in un mondo disorientato e incerto, abbiamo bisogno di storie che ci aiutino a riconoscerci come comunità e a ritrovare senso».

Il sipario si alzerà l’11 ottobre con uno spettacolo-evento: La principessa di Lampedusa, scritto da Ruggero Cappuccio ed interpretato da Sonia Bergamasco, con le musiche di Marco Betta e Ivo Parlati. Un ritratto intenso e moderno di Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, figura chiave nel contesto intellettuale che diede vita a Il Gattopardo. Lo spettacolo apre un progetto triennale dedicato al romanzo ed alla sua eredità culturale.

In cartellone, una parata di grandi interpreti: Silvio Orlando, Toni Servillo, Maria Paiato, Teresa Saponangelo, Giuliana De Sio, Peppino Mazzotta, Filippo Dini, Rosario Lisma, Francesco Montanari, e molti altri. Accanto a loro, un parterre prestigioso di registi: Emma Dante, Gabriele Lavia, Davide Livermore, Serena Sinigaglia, Pablo Remón, Ruggero Cappuccio, solo per citarne alcuni.

La proposta artistica abbraccia i classici – Beckett, Shakespeare, O’Neill, Eduardo, Pirandello, Čechov, Miller – riletti con sguardo nuovo, ma anche una selezione di drammaturgia contemporanea italiana ed internazionale. Tra i titoli più attesi:

  • Enigma di Hugh Whitemore, sulla vita segreta di Alan Turing
  • Ciarlatani di Pablo Remón, un’irriverente immersione nel mondo dello spettacolo
  • Oltre di Fabiana Iacozzilli, che rievoca il dramma delle Ande con marionette a grandezza naturale
  • Circo Zarathustra, un viaggio filosofico e circense tra le parole di Nietzsche
  • e ancora: Titanic, Poema a fumetti di Dino Buzzati, Valeria e Youssef, Letizia va alla guerra, Lady D, Argo, Isidoro, Stand up for Giuda, Bianco, e molti altri.

Il debutto della stagione in abbonamento è fissato per il 18 ottobre con Re Chicchinella di Emma Dante, spettacolo simbolo del legame sempre più solido tra la regista palermitana ed il Teatro Biondo.

Tra le produzioni spicca La rigenerazione di Italo Svevo, adattata e diretta da Valerio Santoro, con Nello Mascia e Roberta Caronia.

Infine, spazio anche alla danza con l’ospitalità del Centro Coreografico Nazionale Aterballetto, che porta a Palermo uno dei più applauditi spettacoli della scorsa stagione: Notte Morricone di Marcos Morau. Un affascinante viaggio visivo e sonoro tra musica, cinema e memoria, ambientato in uno studio di registrazione che si trasforma in paesaggio mentale.

Una stagione che si annuncia densa, dinamica, profondamente immersiva. E che rinnova la missione del Teatro Biondo: essere specchio e casa, spazio di visione e riflessione, radice ed orizzonte.

Daniele Milillo

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