“Una storia di colori e libertà”: a Taranto Loredana Moretti racconta l’anima di Puccetto attraverso la fotografia

Venerdì 14 marzo 2024, alle ore 18.00, presso il Circolo Fotografico Il Castello Via Plinio n.85, Taranto , ci  sarà la presentazione del volume fotografico “Una storia di colori e libertà” 

La presentazione del libro avverrà alla presenza dell’autrice Prof.ssa Loredana Moretti, di Raimondo  Musolino, Presidente del Circolo Fotografico Il Castello, di Pierluca Lubello Direttore della Galleria  fotografica FIAF e del Prof. Luigi Cazzato, ordinario UniBa. 

Seguirà l’inaugurazione dell’omonima mostra fotografica. La mostra sarà esposta nel mese di marzo sabato 15 e 22 ore 10:00/12:00 e 18:00/20:00 e domenica 16 e 23 dalle ore 10:00 alle 12:00. Sarà inoltre proiettata l’ultima video-intervista rilasciata dal protagonista alla stessa autrice del libro. Ingresso libero. 

“II tema centrale per Moretti è quello dell’incontro. In questi scatti a contare è certamente l’elemento  sorpresa, ma a prevalere è la quantità umana di cui sono pervasi. Una rivelazione fautrice di un ambizioso  gioco di livelli percettivi per il quale l’involucro artistico è primario, ossia la fotografia dell’opera sottende la  presenza di un elaborato ultimo, cioè l’artificio, come trasposizione della vita: è l’arte che divora sé stessa.  

Le immagini di Loredana Moretti si legano a doppio nodo con la pratica artistica di Puccetto, a tal punto che  negli occhi dell’altro risulta possibile rintracciare persino una lacrima della propria individualità.” Denis Curti 

Una storia di colori e libertà 

Abstract di presentazione: il libro vuole essere una dedica semplice e diretta all’amicizia che ha legato  l’autrice, Loredana Moretti, per oltre vent’anni all’artista-casellante Rocco Antonio D’Aversa in arte  “Puccetto”. Ventuno anni di bene e di rispetto innanzitutto, che hanno dato vita a questo progetto  fotografico desiderato, pensato e voluto insieme. 

Il testo critico del libro è stato curato da Denis Curti expertise in fotografia, curatore di importanti mostre di  fotografia e di arte contemporanea, direttore artistico di prestigiose gallerie e fondazioni, autore e curatore  di importanti libri e pubblicazioni, curatore di aste fotografiche ed esperto di mercato del collezionismo. Puccetto, artista e casellante nato e deceduto a Tricase (1957-2023), è il protagonista di questa narrazione.  La sua giovinezza è stata un pellegrinaggio inquieto attraverso l’Italia e l’Europa, tra strade scoscese e ferite  che gli hanno scavato l’anima. 

Nel suo ritorno a Tricase, al casello 34 delle Ferrovie del Sud-Est, la sua vita è fiorita in uno spazio sospeso  tra il mondo ed il sogno. Lì, davanti ai treni in transito, ha creato un regno di colori e pensieri. L’arte, per lui, 

non era mestiere né titolo, ma un respiro libero. Si definiva “un imbrattatore di pezze” e così, senza cornici  o confini, i suoi dipinti prendevano vita su juta, lenzuola, cassetti e legni abbandonati. Il gesto, simile a un  vortice, lo avvicinava all’anima del mondo, un’eco lontana dell’astrattismo di Pollock, ma più selvaggia, più  autentica, come terra e vento del Sud. 

Puccetto è stato anche un cantastorie della propria esistenza. Nei suoi monologhi, diventava attore e  poeta, liberando emozioni che trovavano spazio dove le parole quotidiane non bastavano. I suoi quadri  hanno viaggiato, esposti in gallerie prestigiose, apprezzati da artisti e collezionisti, tra cui l’attrice Helen  Mirren ed il regista Taylor Hackford che nel libro regalano una toccante dedica a Puccetto. Ma il suo cuore  restava nel casello, ribattezzato “rifugio peccatori”, un luogo che parlava di incontri, sogni, e creazioni. 

Molti importanti critici d’arte lo hanno accostato, per il suo stile pittorico, alla creatività di Jackson Pollock.  Diversamente da quest’ultimo, Puccetto è molto distante dalla vita e dagli studi che Pollock ha avuto la  possibilità di approfondire. Lui è stato un autodidatta, lontano da qualsiasi nozione d’arte e di tecnica  pittorica. Ha utilizzato l’astrattismo per puro fluire di tutte le emozioni e l’action painting è stato più  semplicemente il suo gesto liberatorio, il suo modo di fissarle su tela o su ogni supporto che decideva di  utilizzare: lenzuola, tovaglie, cassetti, ante di legno, pannelli di polistirolo. 

Attualmente è in corso al Museo Storico di Lecce (MUST) fino all’8 aprile 2025 Lecce un’importante  retrospettiva dell’opera di Rocco Antonio D’Aversa dal titolo dal titolo “in arte Puccetto” curata da  Massimo Guastella e Toti Carpentieri e fortemente voluta e promossa dall’autrice Loredana Moretti che  nella stessa sede ha parallelamente presentato il libro e l’omonima mostra. 

Puccetto è stato anche autore di molti monologhi nei quali ha raccontato la sua vita che ha messo in scena  dando vita ad esibizioni molto toccanti e coinvolgenti. 

Il volume fotografico è articolato in cinque sezioni che costituiscono altrettanti frammenti rappresentativi  della vita e delle opere di Puccetto.  

Sul piano operativo, Loredana Moretti si muove come una detective. È abile nell’inseguire le vicende del  casellante artista Puccetto. Scatto dopo scatto mette in fila quelle dinamiche utili a comprovare il suo lascito  artistico, realizzato nel casello 34 delle Ferrovie del Sud Est, mentre transitavano i treni. Una vita segreta,  finalmente svelata.” Denis Curti. 

E così appare il luogo di lavoro di Puccetto, il casello di Tutino che si trasforma di volta in volta in spazio  d’incontri, “rifugio peccatori” come lui stesso amava definirlo vergandolo con la vernice sulle pareti del  casello e poi nell’atelier delle sue creazioni dove le pitture diventano pavimento e le pareti tele sulle quali  “gettare” colori e scrivere versi. 

Proseguendo nel racconto per immagini ritroviamo le sue performance teatrali che lo vedono attore oltre  che autore rappresentando l’altra sua parte creativa attraverso la quale liberare le sue emozioni.  La sezione dei ritratti di Puccetto mette in evidenza la sua figura fortemente carismatica, il suo sguardo  diretto e senza filtri che sembra parlare anche nei silenzi. 

L’ultima parte del libro racconta dell’assenza di Puccetto. Le immagini sono state realizzate dopo la sua  morte, il giorno prima della chiusura definitiva del casello. Puccetto non c’è più, eppure è ovunque. Il suo  casello è diventato un tempio laico della creatività, un luogo che conserva i suoi passi e le sue emozioni.  Questo libro è un viaggio tra i colori e le ombre di un’anima irripetibile, un omaggio alla persistenza della  bellezza, che resiste al tempo come il vento sui muri dipinti di un piccolo casello salentino. 

“Scopri il Colore Senza Capirne di Che Materia Si Trattasse Se non altro di imbrattare pezze Carta Tavole  Tutto quello dove Esisteva Superfice … Nei Momenti Che Si imbrattava Stavo Bene Ti Sentivi libero (…)” Puccetto

L’autrice

Loredana Moretti nasce a Bari nel 1966. Fotografa dal 1990, diplomata in pianoforte, docente di sostegno,  counselor. 

La sua fotografia è caratterizzata da una spiccata sensibilità introspettiva. L’interesse verso la silenziosa  architettura del paesaggio è motivato dal rappresentare “l’assenza” come racconto dei luoghi e stimolo al  cambiamento. Si occupa prevalentemente di fotografia di ricerca e di impegno sociale, con particolare  attenzione al disagio mentale. 

Tutti i suoi progetti fotografici sono stati realizzati in medio formato 6×6 e Polaroid. Affermata in campo nazionale ed internazionale.  

Principali mostre: “Biennale Internazionale di Fotografia” Torino, “La Dama del Castello” Repubblica di San  Marino, “Fondazione Italiana per la Fotografia” Torino, “Castello Svevo” Bari, “Foiano Fotografia” Arezzo,  “Toscana Foto Festival” Grosseto, “Castello Carlo V” Lecce, “Pinacoteca Provinciale” Bari, “Castello Carlo V”  Monopoli (Bari), “Museo Civico” Bari, “Galleria Fotografica Luigi Ghirri” Caltagirone, “Galleria Domus  Milella” Bari, “MUST – Museo Storico” Lecce. 

Premi: “Alberobello fotografia 2000” Alberobello, “Portfolioinpiazza 2001” Savignano, “Foto España 2002”  Madrid, “Memorial Mario Giacomelli 2003” Benevento. 

Esperienze: presentazione al “World Press Photo 2003” dall’Agenzia Grazia Neri di Milano, seminario al  “Corso di laurea in Scienze della Comunicazione-Storia e tecnica della Fotografia” c/o l’Università di Lecce,  progetto sul “disagio abitativo” nel Salento per la Facoltà di Architettura e Urbanistica di Bari, giurato  premio internazionale di cinematografia nera XVII edizione “Balafon Film Festival” del 2007, giurato del  “Bari International Film&TV Festival BIF&ST” nel 2010, giurato del concorso fotografico “Alma murgiana”  del 2011. 

Pubblicazioni: collaborazione con riviste nazionali di arte contemporanea e arredamento, sue foto sono  state pubblicate sul catalogo internazionale “Invito al collezionismo” ediz. “Forma” Milano e sul volume  “Mediterranea” ediz. “Federico Motta Editore”; pubblicazione del volume fotografico “Una storia di colori e  libertà” edito da Sfera Edizioni. 

Archivi: Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, Pinacoteca Provinciale di Bari, Museo Universitario  della Fotografia D.A.U. di Bari. 

Alcune sue fotografie e Polaroid sono state vendute all’asta accanto ad opere di fotografi di fama  internazionale quali Alexandr Rodchenko, Mario Giacomelli, Sebastião Salgado, Oliviero Toscani, Eugène  Atget.

Scheda tecnica: 

Luogo di presentazione: Circolo Fotografico Il Castello Via Plinio n.85, Taranto  Presentazione libro ed inaugurazione mostra fotografica: venerdì 14 marzo 2024 ore 18:00 Titolo del libro e della mostra: Una storia di colori e libertà 

Autrice: Loredana Moretti 

Testo critico: Denis Curti 

Testi: Loredana Moretti, Luigi Cazzato 

Curatori: Loredana Moretti e Gianfranco Torro 

Casa editrice: Sfera Edizioni s.r.l. 

Interventi: Raimondo Musolino, Pierluca Lubello, Loredana Moretti 

Riferimenti ed info: Loredana Moretti | tel 338.9477860 | e-mail loremore66@gmail.com  | facebook loredana moretti | instagram ph.loredana.moretti 

Ingresso libero

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