
Martedì 2 settembre (ore 16 – 18,25 – 21,15) e mercoledì 3 (proiezione speciale in Arena 4 Palme, alle 21) torna per i 50 anni dall’uscita in sala «Lo squalo», il capolavoro di Steven Spielberg, il primo blockbuster estivo, capostipite degli shark movie e autentico manifesto della tensione cinematografica. Per la proiezione in Arena di mercoledì 3 settembre il Galleria ha avviato una collaborazione con Pescaria (agli spettatori saranno distribuiti dei paninetti all’ingresso in sala) e ci sarà un’introduzione a cura del critico cinematografico Anton Giulio Mancino.
Uscito nell’estate del 1975 negli Stati Uniti, il film divenne immediatamente un fenomeno mondiale, capace di cambiare per sempre il rapporto tra il pubblico e il cinema spettacolare. La minaccia incombente dello squalo – quasi sempre invisibile, ma percepita con crescente angoscia – colpì l’immaginazione collettiva, facendo nascere un nuovo modo di intendere il thriller.
A rendere indimenticabile quell’esperienza fu anche la colonna sonora di John Williams: due note essenziali, ma così potenti da valergli il suo secondo Oscar e da restare incise nella memoria come simbolo universale della paura. Per Steven Spielberg, all’epoca appena ventisettenne, «Lo squalo» significò la consacrazione. La lavorazione, però, non fu priva di difficoltà: il modello meccanico dell’animale funzionava a singhiozzo, le riprese in mare venivano spesso interrotte da barche di passaggio, e i tempi di produzione si dilatarono ben oltre il previsto. Nonostante gli ostacoli, il risultato fu straordinario: incassi record, una nuova concezione del marketing cinematografico e la nascita stessa del concetto di “blockbuster estivo”.
Cinquant’anni dopo, l’opera conserva intatta la sua forza: ritmo implacabile, regia visionaria, protagonisti entrati nel mito e una tensione narrativa che continua a influenzare generazioni di cineasti. Non è un caso che Quentin Tarantino lo abbia definito «il più grande film mai realizzato».
Il ritorno in sala rappresenta dunque un’occasione preziosa per vivere – o riscoprire – l’emozione di un classico che ha fatto scuola, aprendo la strada non solo agli shark movies ma a interi filoni di cinema avventuroso e di sopravvivenza, fino a riverberare il suo impatto sulle serie televisive e sul mondo dei videogiochi.
La trama è ambientata ad Amity, tranquilla cittadina balneare sulla costa atlantica: lì, un gigantesco squalo bianco semina il panico attaccando i bagnanti. Il capo della polizia (Roy Scheider), insieme a un giovane oceanografo (Richard Dreyfuss) e a un esperto cacciatore di squali (Robert Shaw), decide di sfidare la creatura in mare aperto, in una lotta senza respiro contro l’incubo che minaccia l’intera comunità.