
A parlar di romanzi e racconti con autori di prestigio. Nel cuore della città vecchia di Taranto si chiude la rassegna letteraria «Un libro in terrazza» organizzata sullo splendido belvedere del duomo di San Cataldo dall’associazione Symbolum Ets con il Presìdio del Libro Rosa Pristina. Martedì 29 luglio, alle ore 20, l’appuntamento è con Giorgia Lepore e il suo «Forse è così che si diventa uomini» (Edizioni Eo), racconto in cui, a partire dalla scoperta di un cadavere in una chiesa rupestre di Bari, si articola una nuova indagine dell’ispettore Gerri Esposito, diventato personaggio televisivo nella serie Rai diretta da Giuseppe Bonito grazie alla splendida interpretazione dell’attore tarantino Giulio Beranek. L’autrice dialogherà con Miriam Putignano, referente del Presìdio del libro Rosa Pristina. Il «book corner» sarà allestito dalla Libreria Dickens.
Dunque, nella nuova indagine di Gerri Esposito tutto si snoda in pochi giorni, scanditi da precisi transiti astrologici che fanno da sfondo agli avvenimenti, in cui passato e presente si sovrappongono. E di nuovo, come in una sorta di ciclo karmico mai concluso, l’indagine incrocia le strade di ragazzi, poco più che bambini, che cercano di salvarsi come possono in un mondo che non li accoglie ed è troppo duro per loro.
In una chiesa rupestre nella periferia di Bari viene scoperto un cadavere. Maschio, mezza età, in posizione supina di fronte all’abside, vestito di tutto punto. Sul corpo, un serpente, anch’esso morto. La terza sezione della squadra mobile di Bari arriva per i rilievi di rito. Manca qualcuno: l’ispettore Gerri Esposito ha preso due giorni di permesso, caso più unico che raro, per svolgere una missione personale e importante.
Al suo rientro, Gerri trova l’ufficio in fibrillazione. L’identità della vittima è sconosciuta e le indagini brancolano nel buio. Vengono identificati altri frequentatori del sito: una giovane coppia di adolescenti che per qualche motivo non vuole collaborare; un uomo misterioso che pare uscito da un altro tempo, dagli affreschi della chiesa, e che non parla e non scrive; una ragazzina che ha perso un libro su cui ci sono i suoi disegni e i versi di una canzone in una lingua sconosciuta. Lingua che accende però una lampadina nella mente di Gerri Esposito, grazie all’intervento della mammana Angela, ormai diventata per lui un punto di riferimento fondamentale, che compare a tratti come una dea ex machina, a metterlo sulla strada giusta. Nel frattempo, Gerri deve fare i conti con il proprio passato, che continua a tornare e a scardinare i cassetti blindati in cui lui cerca disperatamente di confinarlo.
Giorgia Lepore è archeologa e storica dell’arte, vive a Martina Franca e insegna Storia dell’Arte al Liceo da Vinci di Fasano. Ha pubblicato «L’abitudine al sangue» (Fazi 2009) e, per le Edizioni Eo, «I figli sono pezzi di cuore», «Angelo che sei il mio custode» e «Il compimento è la pioggia» dai quali è tratta la serie tv «Gerri» andata in ona su RaiUno, prodotta da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction e Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
L’ingresso è libero con posti limitati. Prenotazioni al numero 328.9268385 oppure all’indirizzo email symbolumets@gmail.com.