Il Giardino Mimmo Bucci di Bari accoglie il “BariFest Theater” con “Ali”, la pièce comica e delicata di e con Sara Gagliarducci

Lunedì 14 luglioalle 18, nel Giardino Mimmo Bucci di Bari (via Don Bosco), prosegue con il terzo appuntamento il «BARIfest Theater», organizzato dall’associazione culturale «La Bautta», ideato da Mariapia Autorino in collaborazione con Vito Latorre, con la direzione artistica di Annamaria Fanelli. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Le due Bari 2025” del Comune di Bari – Assessorato alle Culture. In scena la pièce «Ali», di e con Sara Gagliarducci, un racconto comico e delicato nel quale Mimì, una tenera barbona con il naso rosso, vive ai margini e ci restituisce – giocando con gli spettatori – un frammento puro di umanità e sogno.

Lo spettacolo è un volo clownesco nel quale la protagonista, Mimì, prende la mano dello spettatore e lo porta dove i sogni sono più forti della realtà. Mimì è una buffa barbona che vive in attesa del suo innamorato, partito per chissà dove. In questo danzare del tempo, Mimì è sospesa in una perenne attesa. Vive ai margini, in un una piazza piena di immondizia, nella quale gioca con gli spettatori per scambiarsi briciole di umanità. Mimì non parla, lo spettacolo supera le barriere linguistiche e incoraggia la partecipazione di chi lo guarda. Il clown anima il silenzio, respira, e in quel respiro prende vita un racconto senza che nessuno lo dica. Mimì è delicata, ogni sorriso è come un solletico. Mimì è una piuma bianca col naso rosso.

Clown, performer, ViaggiAttrice, errante sui sentieri di un teatro fuori luogo. Sara Gagliarducci studia l’arte performativa e approfondisce il linguaggio del clown partendo dalla tradizione per aprirsi al sentire contemporaneo. Dal 2001 lavora con passione vivendo il teatro come momento di incontro e crescita a beneficio del singolo e della comunità. Gli spazi non convenzionali, i contesti marginali, diventano la dimensione che predilige per sviluppare e portare la propria espressione artistica. Dal 2017 collabora con l’Institut für Neue Soziale Plastik di Berlino come performer in progetti e spettacoli all’aperto legati alla trasmissione della memoria della Shoah e all’impegno contro l’antisemitismo. Dal 2019 lavora alla ricerca e realizzazione di diversi progetti artistici come “Evasione: dalla piazza al cuore e viceversa” che indaga la relazione tra i luoghi e le persone, la contaminazione tra spazio pubblico e privato oppure “Love is the question” finalizzato alla creazione di un archivio collettivo di risposte sul tema dell’amore. Nel 2020 è cofondatrice del TeatroVagante, storie in cammino, che porta l’arte dal vivo e creazioni site specific in piccoli paesi dell’entroterra fuori dai circuiti turistici e dei festival collaborando anche in sinergia con diverse realtà culturali come l’Università degli Studi dell’Aquila e il Teatro Stabile d’Abruzzo. Dal 2023 è clown in corsia per la Fondazione Theodora.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria su eventbrite.it.

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