Tre spettacoli teatrali per analizzare il valore della testimonianza, del diritto alla legalità e del desiderio di giustizia: torna a Bari il Festival “Una Nuova Storia” a cura del Centro di documentazione per la Legalità e la Nonviolenza ‘Antonino Caponnetto’ e della Cooperativa Nuovo Fantarca

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Tornano nel mese di luglio le attività estive del Centro di Documentazione per la Legalità e la Nonviolenza «Antonino Caponnetto», del Municipio 2 di Bari, gestito dalla Cooperativa Sociale Il Nuovo Fantarca (con la direzione artistica di Rosa Ferro): il focus sui punti cardine del Centro Caponnetto – la crescita attraverso l’educazione alla legalità, alla giustizia, al senso di responsabilità e alla nonviolenza – passa stavolta attraverso la seconda edizione della rassegna di teatro civile, inserita nell’ambito della sesta edizione del festival «Una Nuova Storia».

Attraverso il valore della testimonianza, il pubblico potrà seguire tre spettacoli teatrali di qualità e di impegno civile che racconteranno in maniera magistrale il ruolo della donna nella Resistenza italiana, il diritto alla legalità e il desiderio di giustizia, l’emarginazione e l’immigrazione. Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione inviando un’email a centrocaponnetto@libero.itinfo e dettagli su centrocaponnettobari.it338.774.62.18.

Si parte giovedì 10 luglio alle 20,30 negli spazi dell’Orto Domingo a Bari (via Antonio Lucarelli): in scena la pièce «Dateci i pantaloni! – La Resistenza delle Donne»,con Elisabetta Aloia e Marinella Dipalma (la prima ha curato drammaturgia e regia, la seconda la ricerca vocale). Un viaggio intenso e toccante nella storia delle donne partigiane, tra parole e musica, per raccontare il loro coraggio e la lotta per la libertà. Attraverso un intreccio di narrazione e canto, lo spettacolo restituisce voce e dignità alle tante donne che, durante la Resistenza, hanno combattuto contro il nazifascismo e il ruolo subordinato che la società patriarcale voleva loro imporre.

Venerdì 18 luglio alle 20,30 nel Parco Campagneros (via Raffalele Bovio, 20)tocca a «Il viaggio di Nicola Calipari»,con Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani (spettacolo scritto da Coniglio, che cura la regia insieme a Giuliani). I due interpreti ripercorrono il viaggio tragico che ha portato all’uccisione di Nicola Calipari. Si parte dal racconto del rapimento di Giuliana Sgrena, il suo rapporto con i rapitori, gli aneddoti, la paura, la speranza, fino alla sua liberazione, la gioia, l’incontro con Calipari e il viaggio verso l’aeroporto. Poi il racconto degli spari, quel “fuoco amico” che arriva all’improvviso e trasforma l’euforia in tragedia, incredulità e senso di impotenza. Alla fine dello spettacolo è previsto un talk con Giuliana Sgrena, presente in collegamento audio.

Giovedì 24 luglio alle 20,30 si torna all’Orto Domingo per «Mare Nostrum»con Barbara Grilli (scritto e diretto da Giovanni Gentile, scenografie di Gianni Roppo, da un’idea dello stesso Gentile). La pièce ci trasporta nel Mar Mediterraneo, che i romani chiamavano “Mare Nostrum”, dove ci sono vite e storie che si intrecciano, politici che mentono, verità che non è bene raccontare. Con la colonna sonora dei Liftiba, questo spettacolo vuole accendere un dibattito, sviluppare un pensiero ed essere appositamente divisivo e disturbante. Perché il teatro è anche la potenza di una narrazione.

Il Centro di documentazione per la legalità e la nonviolenza “Antonino Caponnetto” nasce nell’aprile del 2009 da un’idea della ex III Circoscrizione Picone – Poggiofranco di Bari, oggi Municipio 2 Picone – Poggiofranco – Carrassi – San Pasquale – Mungivacca, con il sostegno dell’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari. Il Centro è gestito dalla cooperativa sociale Il Nuovo Fantarca e nasce dal bisogno innanzitutto di fare “memoria” attraverso la creazione di un archivio in grado di recepire e mettere a disposizione della cittadinanza materiali di vario tipo (libri, audiovisivi, studi, esperienze), ma anche per promuovere a livello culturale un’educazione e una pedagogia della legalità, della giustizia, della responsabilità e della nonviolenza, attraverso l’organizzazione di iniziative varie (laboratori, seminari, workshop di formazione, spettacoli, pubblicazioni, incontri pubblici).

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