
Figure ‘tragiche’ della letteratura teatrale e non messe in vita scenica e in relazione nel nuovo spettacolo di Sala Prove, lo spazio teatrale curato da Lello Tedeschi per Teatri di Bari con i detenuti minorenni dell’Ipm ‘N. Fornelli’ di Bari. Dal 25 al 27 giugno alle ore 20.30 si tiene all’interno dell’istituto penitenziario minorile il primo studio aperto al pubblico di Traggiche criature, realizzato nell’ambito del progetto nazionale Per Aspera ad Astra – come riconfigurare il carcere con la cultura e la bellezza.
Lo spettacolo, di cui Lello Tedeschi ha curato regia e drammaturgia, vede la presenza in scena al fianco dei detenuti minorenni dell’Ipm anche giovani attori esterni in formazione, ed è la prima tappa di un percorso produttivo che proseguirà nei prossimi mesi.
“Al principio di questo percorso abbiamo incontrato la natura infantile e giocosa del teatro – racconta il regista del piacere della finzione che irrompe fragorosamente in scena e impone un modo nuovo di stare insieme, di vivere la relazione con l’altro, nutrendo tutti di un possibile sguardo diverso su di sé e sul mondo e rivelando tutta la necessità umana e civile del teatro. Traggiche criature nasce dunque dal desiderio di godere fino in fondo del piacere della finzione, della teatralità sfacciata e manifesta”.

In questo primo studio dello spettacolo vediamo Yeborath, la protagonista di un racconto di Tabucchi, ‘Donna di Porto Pim’, rievoca da un proprio inedito punto di vista la tragica vicenda del suo assassinio; e un Icaro che ci ricorda, per dirla con Oscar Wilde, che “la più grande tragedia di tutti è non provare mai la luce che brucia”; una Giulietta che rifugge dalle sdolcinature mielose del suo ruolo e sogna d’amare Mercuzio; e infine un Amleto, attraverso Flaiano, stanco del suo ruolo di emblema del teatro, di essere bollato attore per sempre, e che prova a comporre una fuga dalla trappola della condizione nella quale il fantasma del padre lo ha costretto.
L’evento è a ingresso libero, con posti limitati: obbligatoria la prenotazione inviando via mail una copia del documento di identità all’indirizzo mail botteghino@teatrokismet.it entro e non oltre mercoledì 18 giugno. Per informazioni si può chiamare il numero 335 805 22 11.