Prosegue a Bari la XXX Stagione musicale del ‘Collegium Musicum’ con il concerto “Paul Hindemith e il valore educativo della musica”

Martedì 10 giugnoalle 19, prosegue con il quarto appuntamento la trentesima stagione musicale del Collegium Musicum. L’appuntamento è negli spazi all’aperto di Villa La Rocca, a Bari, sede dell’Accademia Pugliese delle Scienze (via Celso Ulpiani 27), con il concerto intitolato «Paul Hindemith e il valore educativo della musica». Protagonisti i cori di voci bianche «Vox Juvenes» e «Incanto Cometè» (maestra del coro Emanuela Aymone), con il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone. Info e prenotazioni: 340.499.38.26. Biglietti a 12 euro (intero), 9 euro (ridotto per over 65, studenti e disabili). Il concerto vivrà una prestigiosa anticipazione lunedì 9 giugno (alle 19), nell’Auditorium Casa del Mutilato, in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia Paritaria Cometè di Bari.

L’impaginato proporrà due brani di Paul Hindemith (1895-1963): la parodia musicale per quartetto d’archi «Minimax – Repertorium für Militärmusik» e l’opera-gioco per bambini «Costruiamo una città», su libretto di Robert Seitz, nell’orchestrazione ed elaborazione di Massimo De Lillo (su commissione del Collegium Musicum, prima esecuzione assoluta). Un omaggio a un autore che ha creduto profondamente nella funzione etica e formativa della musica, capace non solo di educare, ma anche di resistere, immaginare e costruire – oggi come ieri – nuove città interiori.

Composto in soli due giorni nell’estate del 1923, «Minimax» è un’irriverente suite in sei movimenti che si prende gioco della musica militare tradizionale, trasformandola in un affresco umoristico e caricaturale. I titoli dei movimenti – come «Ein Abend an der Donauquelle» o «Alte Karbonaden» – evocano scene grottesche o paradossali, e sono costruiti a partire da motivi popolari del tempo, rielaborati con spirito giocoso e raffinatezza contrappuntistica. Nonostante l’apparente leggerezza, il brano rivela la padronanza artigianale di Hindemith, capace di unire ironia e rigore formale in una partitura che diverte e sorprende.

Ben diverso per spirito è invece «Costruiamo una città» («Wir bauen eine Stadt»), una delle opere più emblematiche del compositore tedesco, alle prese con un alto valore pedagogico e utopico. Ideato per le scuole berlinesi e rappresentato per la prima volta nel 1930, il lavoro mette in scena un gruppo di bambini che, attraverso il canto, immagina e descrive la città ideale che vorrebbero costruire. Nella forma di una successione di dieci filastrocche, l’opera unisce bellezza narrativa e senso civico, promuovendo l’idea che la musica possa formare le coscienze e stimolare la creatività collettiva. Hindemith non ne predispose mai una versione orchestrale definitiva, lasciando libertà agli interpreti: l’orchestrazione presentata in questa occasione – curata da Massimo De Lillo – rappresenta quindi un nuovo tassello nella riscoperta attiva del repertorio educativo del Novecento.

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