
«Il poeta non ha biografia: la sua opera è una biografia», scriveva Octavio Paz. La nuova stagione del Teatro Nazionale – Teatro di Napoli rende omaggio ad un poeta che del teatro ha fatto la propria vita, la propria lingua, la propria identità: Enzo Moscato. Come Kavafis ad Alessandria, Moscato è voce e carne della sua città. Abbiamo scelto una sua frase per evocare il cuore pulsante della stagione: Nel cuore e nella testa. È lì che si mescola la materia ibrida e magica della sua visione, quella che trasforma il teatro in rito, in trance, in necessità. La Stagione 2025–2026 si apre ad una pluralità di sguardi, sensibilità, scritture. Grandi maestri della scena europea – Tiago Rodrigues, Emma Dante, Milo Rau, Josef Nadj – firmano spettacoli che segnano il respiro internazionale del cartellone. Accanto a loro, nuove voci della drammaturgia contemporanea – Teresa Cremisi, Chiara Valerio, Lina Prosa, Cristina Comencini, Davide Enia, Giovanni Grasso, Ruggero Cappuccio, Harry Butler, Fabio Pisano, Fortunato Calvino – portano in scena il nostro tempo, con le sue ferite ed i suoi interrogativi. La memoria dialoga con il presente attraverso il repertorio: da Scarpetta a Eduardo De Filippo – con il ritorno di Non ti pago! interpretato da Carolina Rosi e Salvo Ficarra, per la regia di Luca De Filippo, nel decennale della sua scomparsa – da Viviani a Santanelli, da Patroni Griffi a Camilleri – cui è dedicato un omaggio speciale – fino a Franco Scaldati e Alan Bennett. Alla regia, accanto a nomi noti come Livermore, Latella, Cirillo, Shammah, Gleijeses, Dini, Serao, Maccarinelli, Sollazzo, Maresco, Uzzo, Mazzara, si affacciano con forza le nuove generazioni: Ferracchiati, Bauduin, Baracco, Baldi, Muscato, Scuderi, Paschitto, Nemolato, Grossi, Piana, Curci, Cutolo, Cristiano, Di Martino. L’estro performativo e trasversale di Antonio Rezza e la sensibilità scenica di Sonia Bergamasco arricchiscono il percorso. E lo sguardo sulla danza contemporanea si amplia grazie al talento di due coreografi in forte ascesa: Luna Cenere e Adriano Bolognino. “Viviamo un’epoca difficile, forse la più inquieta e frantumata dal dopoguerra. Il mondo cambia vorticosamente e pare ogni giorno più inafferrabile. Eppure, in questo disordine, il teatro continua ad interrogare la realtà e ad offrire visioni: attinge al mito, all’allucinazione, all’immaginario collettivo per cercare verità più profonde. Scriveva Moscato che la poesia – e dunque il teatro – non è un approdo, ma un viaggio senza sosta: un andare e ritornare, all’infinito, come il mare e le sue onde. È questo il movimento che ci guida. È questa la stagione che vi invitiamo a vivere con noi.” (Roberto Andò, Direttore del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale) Abbonamenti disponibili da martedì 10 giugno 2025 sia per gli abbonati della stagione 2024/25 (con diritto di prelazione) e per i nuovi spettatori. Per conoscere l’intera Stagione dei Teatri aderenti: La Stagione – Teatro di Napoli |
Daniele Milillo