Primo incontro pubblico per illustrare i valori, i principi e le attività che animeranno Matera designata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 con il progetto “Terre Immerse”

l titolo di Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo è un progetto lanciato in occasione della conferenza dei ministri della Cultura della Regione euro-mediterranea tenutasi a giugno del 2022 a Napoli e approvato all’unanimità al 7º Forum regionale degli stati membri dell’Unione per il Mediterraneo a novembre dello stesso anno a Barcellona. Ogni anno, a partire dal 2025, l’Unione per il Mediterraneo e la Fondazione Anna Lindh scelgono due città tra i 27 stati membri dell’Unione europea e tra i 16 stati partner del Nordafrica, del Medio Oriente e dell’Europa sud-orientale, designando una capitale per i territori della sponda nord e una per quelli della sponda sud del mar Mediterraneo. Se quest’anno sono Tirana e Alessandria d’Egitto a portare avanti un programma di eventi e incontri per aumentare l’integrazione tra le due sponde del Mar Mediterraneo, nel 2026 sarà Matera ad avere questo compito, insieme alla marocchina Tétouan.

Il Mar Mediterraneo si estende per 4.000 km da Gibilterra al Bosforo con coste che non distano mai più di 400 chilometri tra loro: per questo fin dall’antichità è stato crocevia di scambi, palcoscenico di conquiste, culla delle più antiche civiltà. L’Italia, che è praticamente al centro di questo bacino marittimo, è toccata dalle sue acque per 7400 chilometri e se Lampedusa dista 250 chilometri dalla Sicilia, è lontana solo 128 chilometri dalla Tunisia. È facile comprendere quanto le relazioni di vicinato siano naturali per i Paesi che si affacciano sulle acque di questo mare e quanto sia importante promuovere la stabilità e l’integrazione regionale attraverso iniziative economiche di partenariato, così come attraverso piani culturali condivisi.

Giovedì 15 maggio nel Salone camerale della Camera di Commercio di Matera si è tenuto il primo incontro pubblico con il comitato consultivo del progetto Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo (CMCD) organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, fondazione che in precedenza ha accompagnato Matera verso l’anno di Capitale Europea della Cultura, che ha gestito gli eventi per tutto il 2019 e che, terminato l’anno da capitale europea, ha continuato a proporre progetti culturali su tutto il territorio regionale prestando attenzione alle vocazioni e alle esigenze dei luoghi coinvolti.

Portando i saluti del Commissario Prefettizio di Matera Raffaele Ruberto, il Sub-commissario Ricciardi ha annunciato che, a seguito della recente approvazione del Rendiconto di Gestione per l’esercizio finanziario 2024, verranno assegnate risorse pari a 500.000,00 euro alla Fondazione Matera Basilicata 2019 per la realizzazione del progetto del 2026, una notizia che fa cominciare questo viaggio sotto i migliori auspici.

Presente anche il Ministro per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati, che ha riconosciuto alla città di Matera di essere Capitale Europea e Capitale Mediterranea: un duplice riconoscimento che esprime l’essenza non soltanto di Matera, ma dell’Italia nella sua interezza, e che restituisce centralità al Sud. Pensiamo alla proiezione geografica del nostro Paese, ancorato al continente europeo e al contempo affacciato sulle acque di un Mare che definisce fortemente l’identità dei popoli che vivono lungo le sue sponde” soffermandosi sull’importanza geopolitica e culturale del progetto CMCD “Nel 2026 Matera e Tétouan avranno l’onore di raccogliere il testimone di Capitale Mediterranea, quest’anno detenuto da Alessandria d’Egitto e Tirana, e, come loro, lo faranno in una fase storica molto difficile dal punto di vista geopolitico. Una fase storica in cui la competizione tra Stati sembra guadagnare spazio a scapito della cooperazione internazionale; in cui guerre e tensioni minano la stabilità e la sicurezza globale; in cui le difficoltà economiche e sociali rendono incerta e pesante la vita quotidiana di tante, troppe persone (…) Sono certa che entrambe le Capitali Mediterranee della Cultura 2026 sapranno abbracciare questa sfida e interpretare al meglio il loro ruolo, riservandoci un programma di attività ed esperienze non soltanto pregevoli dal punto di vista estetico ed artistico, ma soprattutto portatrici di quei valori condivisi, ispirati alla tolleranza e al rispetto reciproco, che rappresentano il senso ultimo di questo riconoscimento”.

A seguire, gli interventi di Ayman Elsherbiny analista presso il Gabinetto del Segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo e membro del Comitato consultivo delle Capitali mediterranee della cultura e del dialogo e di Alessandro Lamonica, Direttore dell’Unità Politiche Pubbliche della Fondazione Anna Lindh, entrambi dedicati all’importanza di tessere relazioni fatte di dialogo, pace, condivisione e confronto tra le sponde del Mediterraneo, un luogo che per sua natura è votato allo scambio: economico, culturale, sociale. A concludere l’incontro Rita Orlando, responsabile del progetto Matera MCCD 2026 per la Fondazione Matera-Basilicata 2019, che ha anticipato gli appuntamenti più importanti a cui sarà presente la Fondazione (a Tirana, Leeuwarden, Osaka in occasione dell’Expo, Oslo, Barcellona, Oulu e Roma per i Med Dialogues) e quelli che avvieranno le attività sul territorio italiano a partire, appunto da novembre 2025.

Matera, attraverso il progetto Terre Immerse con cui ha ottenuto il titolo, si candida a rappresentare tutto il Sud Italia attraverso la visione di un Mediterraneo non solo costiero ma diffuso e stratificato in cui anche le terre meno visibili possono generare valore. I temi chiave saranno dedicati ad ambiente e territori, sviluppo umano e qualità della vita, trasformazioni digitali, relazioni e legami sociali; parole chiave: transumanza, stratificazione, contaminazioni, lontananza, per costruire 12 mesi di incontri, arte e dialogo. Il 28 novembre 2025 si comincia con l’evento di lancio delle attività mentre il 20 marzo 2026, in concomitanza con la giornata internazionale della felicità, è prevista l’apertura ufficiale del programma, per arrivare alla conclusione delle iniziative il 28 novembre 2026, Giornata del Mediterraneo.

Il 2019 è stato un anno indimenticabile per tutti: cittadini, cittadini temporanei, realtà culturali, industrie creative, imprenditori turistici, artigiani: è stato un anno di fuochi d’artificio. Matera – già dal 2015 – ha vissuto un momento di grande fermento aprendosi all’altro, a ciò o a chi veniva da altrove e ha fatto di questi contatti la cifra della città. Oggi, nel 2025, Matera è una città che cerca di mantenere la sua identità cavalcando il ruolo di città turistica senza farsi cavalcare dallo spettro dell’overturism. Come ha chiaramente specificato Rita Orlando la dimensione di Capitale Europea è diversa dalla dimensione di Capitale Euro-Mediterranea: il 2026 non sarà un anno caratterizzato dagli eventi, ma deve essere un momento finalizzato a dare un contributo nel dibattito sul Mediterraneo, inteso come entità geografica, politica, culturale, geopolitica. Matera e i suoi cittadini si preparano ad una nuova dimensione che abiteranno sicuramente con grande entusiasmo e partecipazione.

Simona Simone
Foto fornite dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019

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