
Docenti, ex-allievi ed allievi dell’Accademia dello Spettacolo Unika di Bari si confrontano con un testo originale nello spettacolo Vicolo stretto, in scena al Teatro Abeliano di Bari alle 20,30 mercoledì 7 e giovedì 8 maggio.
Scritto e diretto da Leonardo Piccinni, al suo esordio da regista teatrale, lo spettacolo è interpretato da Rocco Capri Chiumarulo (direttore della sezione teatro dell’Accademia), Antonio Carella (docente di recitazione cinematografica) e Sara Cupertino (allieva del corso di teatro accademico). Assistente alla regia Pierdomenico Minafra (anche lui docente di recitazione cinematografica) mentre la scenografia e i costumi sono di Aurora Lombardo, le musiche originali di Francesco Loiudice e il light design di Vincenzo Petroli.
In un tempo non meglio precisato, che ricorda la fine degli anni Novanta e i primi del Duemila, siamo in una casa isolata nel bosco. Amerigo, ex militare, è in esilio volontario dai fantasmi del suo passato mentre fuori incombe una minaccia sconosciuta.
La sua quotidianità, riempita da vecchi film in VHS, viene stravolta quando Isabel, una giovane in fuga, bussa alla sua porta. Spinto da un impulso protettivo, Amerigo accoglie la ragazza e si prende cura di lei interrompendo così anni di solitudine ma quello che nasce come un gesto di umanità, gentilezza e premura, si trasforma presto in qualcosa di più ambiguo e sottile: un affetto che muta in controllo, una protezione che diventa una gabbia.
Insomma una spirale di manipolazione emotiva.
Tra i due si crea così l’imitazione di un rapporto padre/figlia fragile e disfunzionale che viene messo alla prova quando Sirio, un giovane che sembra avere un qualche tipo di legame con Amerigo, si presenta alla porta.
Un racconto sui legami tossici che diventano una vera e propria prigione, tre pedine su un tabellone che si muovono tra ricerca della libertà e conseguenze delle scelte passate sulla quotidianità. Da Vicolo Stretto a Parco della Vittoria, uscendo di prigione senza passare dal via.
“’Vicolo Stretto’ prende il nome dalla celebre via del Monopoly che nello spettacolo diventa lo spazio simbolico in cui i personaggi si muovono e si confrontano – dichiara il regista – Il gioco stesso è al centro della narrazione: un oggetto conteso, legato a un passato che il protagonista non riesce ad affrontare. ‘Vicolo Stretto’ esplora il confine sottile tra l’affetto e il possesso, tra l’altruismo e il bisogno – spesso narcisistico – di sentirsi indispensabili”.
Dopo la laurea in Lettere e la formazione attoriale presso l’Accademia dello Spettacolo Unika, Leonardo Piccinni si diploma in sceneggiatura presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Nel 2021 con il cortometraggio “Punto e a caso”, è in selezione ufficiale al BCT – Festival del Cinema e della Televisione mentre nel 2022 con “Myosotis” vince il concorso Corti di Lunga Vita a Roma. Nello stesso anno, il suo progetto di lungometraggio “A Oriente di Eden” è finalista nella sezione Cinema del Milano Pitch. Nel 2023, “Nu Ffischia”, scritto da lui, vede la partecipazione di Sergio Rubini e ottiene vari riconoscimenti tra i quali: Premio degli studenti all’Aracnea Film Festival, Miglior Cortometraggio Giuria Giovani al Terramia Film Festival, Premio Speciale della Giuria Tecnica e Miglior Corto Sociale al Italian Cinematography Awards, e numerose selezioni tra cui quella alla 24° edizione del Festival del Cinema Europeo. Nel 2024 scrive il lungometraggio “Giuseppe Taliercio – il delitto perduto”. Attualmente è in fase postproduzione il cortometraggio “Comando io”.
Info – 0805427678; biglietti online Vivaticket