‘Casanova’ tra memoria e sogno: Fabio Condemi porta in scena al Teatro Bonci di Cesena il libertino veneziano

Dopo Calderón (2022), nato dal progetto Come devi immaginarmi, ideato dal Direttore ERT Valter Malosti con lo studioso Giovanni Agosti e dedicato a Pier Paolo Pasolini, e Nottuari (2024), ispirato alla letteratura horror di Thomas Ligotti, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale torna a coprodurre uno spettacolo di Fabio Condemi, tra i registi più interessanti della nuova generazione.

In occasione del 300° anniversario della nascita di Giacomo Casanova, lo spettacolo affronta le memorie autobiografiche del celebre filosofo e libertino veneziano attraverso un testo originale di Fabrizio Sinisi. A dar vita al protagonista è l’eccezionale Sandro Lombardi, affiancato da Betti Pedrazzi, Marco Cavalcoli e dai giovani Simona De Leo e Alberto Marcello. La scenografia e la drammaturgia dell’immagine sono curate da Fabio Cherstich, collaboratore di Condemi dal 2017. Completano il team creativo Gianluca Sbicca (costumi), Giulia Pastore (disegno luci) e Andrea Gianessi (musiche e sound design).

Dopo il debutto a Lugano e una tappa a Torino, Casanova arriva al Teatro Bonci di Cesena dal 27 al 30 marzo. Sabato 29 marzo, alle ore 18.00, il regista Fabio Condemi, Sandro Lombardi e la compagnia incontreranno il pubblico nel ciclo Conversando di teatro, moderato da Rossella Menna.

Un viaggio tra memoria e sogno

Alla sua prima collaborazione con Fabrizio Sinisi (Premio Testori per la Letteratura 2018 e Premio ANCT 2022), Condemi prosegue il suo percorso di ricerca sui grandi protagonisti del passato, già avviato con La filosofia nel boudoir di De Sade, spettacolo che gli è valso il Premio Ubu 2021 per la miglior regia. Con Casanova, il regista esplora i paradossi del Settecento: un’epoca di straordinarie scoperte scientifiche, ma anche di forte fascinazione per il pensiero irrazionale e le pratiche esoteriche, come l’alchimia e il magnetismo animale di Mesmer, elementi centrali nella narrazione.

Giacomo Casanova, avventuriero, seduttore, giocatore d’azzardo e filosofo errante, attraversa il secolo come protagonista e, in seguito, come osservatore. Lo spettacolo lo ritrae negli ultimi anni della sua vita, esule nel Castello di Dux, in Boemia, mentre ricorda le sue avventure in un continuo dialogo con i fantasmi del passato.

«La vita di Casanova è una miniera teatrale – afferma Condemi – un intreccio di spunti drammaturgici, visivi e storici. Da giovane protagonista a vecchio spettatore, il suo viaggio interiore si sviluppa tra memoria ed illusione, in un mondo che sta cambiando e lasciandolo indietro».

Per Sinisi, Casanova è una meditazione sulla memoria e sul tempo: «Ci sono figure che incarnano il passaggio da un’epoca storica all’altra, e Casanova è una di queste. Nato nel 1725 e morto nel 1798, è una cartina di tornasole del Settecento, un secolo segnato da radicali trasformazioni culturali e politiche. Chiuso nella sua biblioteca in Boemia, il vecchio Casanova è più di un’icona del passato: è il simbolo tragico di un mondo che scompare».

Un Settecento onirico

Lo spettacolo ricrea un’epoca sospesa tra storia e sogno. I costumi richiamano il Settecento, ma sono privi dell’opulenza rococò; le musiche trasformano le sonate di Vivaldi in echi elettronici e stranianti. La scenografia, invece, gioca con riferimenti all’arte contemporanea, in un’atmosfera che si compone e si dissolve come un sogno, secondo la visione di Fabio Cherstich.

Nella trama, un medico esperto di mesmerismo arriva a Dux per visitare Casanova, ormai anziano e in difficoltà con la scrittura delle sue memorie. Durante una seduta ipnotica, il protagonista sprofonda in uno stato alterato della coscienza, evocando ricordi che si mescolano a visioni e premonizioni. Tra le figure che emergono dalla sua mente ci sono il frate Marino Balbi, compagno di prigionia ai Piombi, l’enigmatica Henriette, forse l’unico vero amore della sua vita, e la misteriosa Marchesa D’Urfé. Casanova si trova così sospeso tra il desiderio di ricordare e la tentazione di abbandonarsi all’oblio.

Tournée 2025

11 e 12 marzo, LAC – Lugano

18 – 23 marzo, Teatro Astra – Torino

27– 30 marzo, Teatro Bonci – Cesena

3 – 6 aprile, Teatro Rossini – Pesaro

Informazioni:

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena tel. 0547 355959 | info@teatrobonci.it

Orari biglietteria (solo giorni feriali): dal martedì al sabato ore 11.00 – 14.00 e 16.00 – 19.00; nei giorni di rappresentazione serale fino a inizio spettacolo; le domeniche di rappresentazione pomeridiana, dalle 15.00 fino a inizio spettacolo. Online: cesena.emiliaromagnateatro.com | vivaticket.com

Ingresso: 8 / 27 €.

Daniele Milillo

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