
Descrivere la clownerie è molto complicato, è una forma di spettacolo la cui fruizione è fortemente soggettiva, specialmente nel momento in cui la messa in scena prevede una navigazione, come spesso accade, “in solitaria”, quindi un solo attore protagonista in scena, così come accaduto domenica 6 luglio sul palco del Nuovo Teatro Abeliano nell’ambito del «BARIfest Theater», organizzato dall’associazione culturale «La Bautta», da una idea di Mariapia Autorino, coadiuvata da Vito Latorre, per ladirezione artistica di Annamaria Fanelli.
Lo spettacolo in questione è, per la regia di Ferruccio Cainero, «Giovanna D’ARPpO», cavallo di battaglia di Gardi Hutter, eclettica e talentuosissima attrice svizzera considerata una delle più grandi esponenti del genere, che ha dato vita ancora una volta alla sua lavandaia sognatrice, che ambisce diventare una sorta di eroina epica e, all’interno della sua lavanderia, allestisce un vero e proprio campo di battaglia con tanto di villain a lei contrapposto che altri non è che una montagna di panni con, al posto della testa, una bacinella in metallo posizionata come una sorta di armatura medievale.
Tante sono le definizioni che sono state utilizzate per Gardi Hutter nel corso dei sui 44 anni di carriera, che le sono valsi premi e riconoscimenti in tutto il modo, non credo di essere originale nella mia ma mi è venuto in mente un solo termine, “empatica”.
Si, perché va bene l’esperienza, va bene il talento, va bene il mestiere, ma qui ci troviamo di fronte a qualcosa di raro, la lettura immediata del pubblico da parte dell’attrice, che riusciva a prevedere le reazioni e le situazioni in modo assolutamente straordinario, persino quelle totalmente inaspettate come quando, ad un certo punto, due spettatrici si sono allontanate per qualche minuto ed il loro uscire e rientrare in sala è stato un momento divenuto, grazie allo spirito della Hutter, parte integrante, divertente e incantevole dello spettacolo.
Grazie al progetto “Le due Bari 2025” dell’Assessorato alle Culture del Comune di Bari abbiamo usufruito di questo spettacolo che, insieme ad altri in programma, è stato totalmente gratuito.
Gabriella Loconsole