Domenica 1 dicembre, alle 19:00, a Bari, presso l’Auditorium della Casa del Mutilato, atteso ritorno del pianista e compositore pugliese Benedetto Boccuzzi che si esibirà per l’associazione Seven Arts nel quarto appuntamento della stagione “Concerti d’Autunno”.
Boccuzzi presenterà il programma Nightscapes (scene notturne) in cui disegna un arco attraverso gli allucinati paesaggi sonori della musica del XX e XXI secolo, intrecciando sei brani di compositori contemporanei con sei preludi di Claude Debussy, quasi a formare un’unica suite dove le immagini si sovrappongono creando caleidoscopici ingorghi.
In apertura un suggestivo brano della compositrice neozelandese Annea Lockwood una miniatura dal titolo RCSC (2001), dove le incantevoli sonorità prodotte sulla cordiera dello strumento traboccano.
A seguire il primo dei preludi in programma, l’evocativa reminiscenza della città egizia Canope (Canopo) che cede nuovamente il passo alla contemporaneità con Ghiaccio (1995) del geniale Gianni Lenoci, amato musicista, maestro e mentore di Boccuzzi. Come una eco appare poi il successivo preludio, il celebre Ondine (Ondina), dove gli elementi simbolici sono evidentissimi: rumori di acque, temi di danza, e canto.
Segue poi la prima esecuzione assoluta di Notturno (2024) del compositore pugliese Vito Palumbo che, ancora una volta, imprime sulla partitura sonorità caleidoscopiche e cristalline.
A seguire, quasi fosse una piccola suite di tre brani, Boccuzzi incastona Debumessquisse (2007) della compositrice rumena Diana Rotaru, brano che lei stessa presenta come omaggio a Debussy e Messiaen, tra altri due preludi: l’innovativo Voiles (Vele/Veli) e lo sbrilluccicante Les fées sont d’exquises danseuses (Le fate sono squisite danzatrici). A questo punto, quasi come coda al preludio precedente, un numero dal celebre Das Buch der Klänge (1982) (Il libro dei suoni) del tedesco Hans Otte, uno dei pionieri dell’estetica minimalista nata nella seconda metà del XX sec. Prima di concludere con Debussy, Boccuzzi si presenta in veste di compositore estemporaneo offrendo Nightscape, una scena notturna oscura e allucinata frutto delle sue
ricerche in ambito sperimentale. A conclusione del recital ancora due preludi, il misterioso La terrasse des audiences du
clair de lune (La terrazza delle udienze del chiaro di luna) dove pare quasi di scorgere la luna affacciarsi tra le nuvole e poi il virtuosistico e tumultuoso Ce qu’a vu le vent d’Ouest (Quel che ha visto il vento d’Occidente).
Bari, 26/11/2024
E’ necessaria la prenotazione.
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