Artisti barboni per un giorno, in Piazza Sant’Oronzo, torna il Barbonaggio Teatrale Collettivo

Un palchetto e un costume con tante storie da condividere per un grande rito collettivo: sabato 30 novembre in Piazza Sant’Oronzo a Lecce torna “Artisti barboni per un giorno – Barbonaggio Teatrale Collettivo“, progetto ideato e promosso da Nasca Teatri di Terra con la direzione artistica di Ippolito Chiarello. La tredicesima edizione, con il patrocinio del Comune di Lecce e di Puglia Culture, prenderà il via alle 19 con un’assemblea pubblica e informale con tutti gli artisti e gli aspiranti barboni, per fare un punto sul proprio lavoro e sul mondo del teatro con la partecipazione anche di Francesca D’Ippolito, operatrice teatrale e presidente nazionale C.Re.S.Co., coordinamento che raccoglie e rappresenta oltre 200 tra artisti, professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena. Dalle 20:30 la consueta lettura della “Preghiera del clown” di Antonio “Totò” de Curtis darà il via alle performance che fino alle 22 si alterneranno tra la piazza e le vie limitrofe. Ciascun partecipante sistemerà il suo palchetto (sedia, tronco, cassetta di legno) e proporrà al pubblico un carnet con i titoli delle storie da far scegliere e recitare. Sono circa 30 le persone che hanno già aderito: oltre a Ippolito Chiarello si esibiranno gli attori e le attrici Arianna GambacciniAngela IurilliGuglielmo Bartoli, gli allievi e le allieve di Ama – Accademia Mediterranea dell’Attore, la danzatrice Barbara Toma e molti altri.

 «Era il pomeriggio del 28 agosto 2009 e con assoluta incoscienza stendevo a terra un tappeto, piazzavo un lume e un gradino di legno nero e dorato, infilavo il mio inseparabile impermeabile e tra gli sguardi increduli dei miei colleghi e del pubblico della strada, vendevo il mio primo pezzo di spettacolo con questa modalità, che chiamai barbonaggio teatrale», racconta Ippolito Chiarello. «Con la stessa incoscienza, con caparbietà e molta fatica ho realizzato in questi 15 anni la mia utopia: fare ogni giorno il mio lavoro, viverci e avere pubblico che mi ascolti. Ho continuato a viaggiare con questo progetto e raggiungere tante città e continenti. Il tempo mi ha portato a radicalizzare ancora di più l’esperienza e il palchetto me lo sono caricato sulle spalle, sono andato ancora più in profondità nelle storie che racconto e nella relazione con un possibile pubblico, informato della mia presenza, o semplice passante».  Il  progetto che ha viaggiato in tutta Italia e in Europa toccando Barcellona, Madrid, Parigi, Londra e Berlino e addirittura Vancouver in Canada. Da questa prima esperienza “solitaria” nel 2010 nasce l’idea del “Barbonaggio Teatrale Collettivo”, una forma di teatro diffuso che abbraccia le comunità e diviene strumento di incontro reale, confronto e dialogo, al fine di suggerire una presa di coscienza rispetto al sistema teatrale per innovarlo dall’interno. È un modo per fare pubblicità al teatro. Ridare dignità a un mestiere, abituare le persone a dare un valore alla poesia, alle parole, alla scrittura, a sentirne veramente la necessità, il bisogno. «Con il Barbonaggio Teatrale Collettivo proponiamo ogni anno una festa diffusa del teatro, per ricordare che ogni artista è un lavoratore e che il teatro è un atto politico in quanto fondante della vita di ogni polis. Mai come in questo tempo è necessario ricreare una relazione sentimentale con i pubblici. Dialogare direttamente attraverso l’arte e nutrire l’anima».

Dal 2022, inoltre, il viaggio nomade in giro per il mondo di Ippolito Chiarello e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato finalmente anche una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio di Lecce. Nasca è, infatti, una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino. Dopo due anni di intenso lavoro, pieni di soddisfazioni e con una grande partecipazione di pubblico di tutte le età, Nasca ha definito con maggiore chiarezza la sua missione: non solo essere un nuovo teatro in città, ma diventare un luogo di sperimentazione e innovazione, offrendo opportunità ad artisti in cerca di una casa creativa. Partita poche settimane fa, Unica – SenzaConfini è il titolo della terza stagione di laboratori, prosa, musica, danza, arte visiva e cinema dello spazio culturale e sociale, con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, realizzata con il sostegno della Fondazione AMI – Alta Mane Italia in collaborazione con il Comune di Lecce e numerose realtà del territorio. Un titolo che trae ispirazione dalla definizione del geografo Claudio Cerreti: «Il confine è una linea che separa e allo stesso tempo unisce». Questa suggestione è il punto di partenza per la creazione del nuovo programma di appuntamenti che accompagnerà gli spettatori fino alla festa conclusiva del 1 giugno 2025.

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