Metti una sera con Mister beautiful mind, Russell Crowe, sorprendentemente in concerto in quel di Capurso, nell’ambito del Multiculturita Festival 2024, rassegna ormai storica della cittadina che quest’anno si è fregiata della presenza, oltre che dell’attore e cantante neozelandese, di quella Max Gazzè e dei Dire Straits Legacy, in un tris di concerti che hanno accontentato decisamente diversi gusti.
In concerto perché, per i pochi che ancora non lo sapessero, Crowe è un ottimo cantante country rock blues, la sua voce calda, accompagnata dalla sua band, The Gentlemen Barbers, (Jams Haselwood al basso, Stewart Kirwan alla tromba, David Kelly alla batteria) non ha sofferto del paragone con il suo storico doppiatore italiano, il mitico Luca Ward, anzi, è riuscita a sedurre il pubblico che gremiva il Sagrato della Reale Basilica di Maria SS. Del Pozzo, incantando una folla che ha riempito ogni angolo della piazza.
La partenza del concerto è stata affidata alla bravissima cantante irlandese Lorraine O’Reilly, che si è esibita anche in altri momenti dello spettacolo, trasportandoci nell’America delle ballate, quella che si vede in certi film dove non esistono grattacieli e tecnologia ma canyon e cavalli.
Si sa, tutti annoverano tra i loro antenati un qualche italiano, ebbene sì, e grazie a lui anche Russel Crowe può affermare di “Essere un po’ italiano anch’io” ma non crediate che si chiami Massimo, assolutamente no, il suo nome è Luigi Perri.
Oltre al passato abbiamo conosciuto anche il suo presente, rappresentato dal figlio Charles, anche lui cantante e così, tra discorsi e introduzioni dei pezzi, infarciti anche di un italiano maccheronico, si è raggiunta l’apoteosi quando il nostro Russell si è concesso di intonare la celeberrima e ormai fissa nel suo repertorio “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.
Il concerto è scivolato via, piacevole e sorprendente: vai lì per incontrare un divo del cinema e ti ritrovi ad ascoltare una beautiful voice.
Gabriella Loconsole