
Dopo un itinerario che ha attraversato Palermo al Real Teatro Santa Cecilia, Firenze presso la Florence Academy e Roma al Saint Louis College of Music, l’attenzione si sposta ora verso Bitonto, dove verrà presentato il nuovo libro del rinomato critico musicale e docente, Alceste Ayroldi. L’evento avrà luogo venerdì 5 aprile 2024, alle ore 18.30, al Centro Studi G. De Gennaro, sito in largo Teatro, 7.
L’autore sarà accompagnato in una conversazione con Pier Girolamo La Rovere, vicedirettore di Primo Piano, promettendo un’interazione stimolante. L’ingresso è libero.
Attraverso il suo bagaglio di esperienze professionali, Ayroldi offre profonde riflessioni sul panorama musicale italiano e internazionale, evidenziando aspetti critici e suscitando un dibattito di valore. Nel suo libro, ha arricchito il dialogo con le preziose testimonianze di esperti del settore, tra cui spiccano la direttrice d’orchestra e pianista Gianna Fratta, Giovanna Mascetti, presidentessa dell’associazione agenti e manager musicali italiani, e altri ancora, offrendo un quadro articolato del panorama musicale contemporaneo.
Le interviste tratteggiando la complessità dell’industria musicale italiana, un tessuto interconnesso di settori produttivi che cooperano tra loro: dalle istituzioni formative agli artisti, dalle case discografiche alla critica musicale, fino ai social media manager, sempre più cruciali nella promozione degli artisti. Ayroldi solleva domande cruciali, stimolando la riflessione su temi quali l’autenticità della musica, il ruolo delle case discografiche e il supporto dello Stato.
In questo contesto, Alceste Ayroldi emerge come una figura autorevole, con un’impronta multifaceted nel mondo della musica e dello spettacolo. Docente, critico musicale, saggista e veejay, le sue competenze si spingono dalla docenza presso istituti accademici di prestigio fino alla collaborazione con riviste e emittenti radiofoniche, consolidando il suo ruolo di punto di riferimento nel settore.
Con la presentazione del suo nuovo libro, Ayroldi si propone di illuminare il pubblico sulla complessità dell’industria musicale contemporanea, aprendo uno spazio di dialogo e riflessione che promette di essere tanto appassionante quanto istruttivo.
Daniele Milillo