A Lecce è partito il countdown per la VII edizione di “Classiche Forme”, il festival internazionale di musica da camera fondato e diretto da Beatrice Rana con la presidenza di Sir Antonio Pappano

E’ iniziato il countdown per la settima edizione di “Classiche Forme”, il festival internazionale di musica da camera fondato e diretto da Beatrice Rana che vanta la presidenza onoraria di Sir Antonio Pappano.
Dal 17 al 23 luglio tredici appuntamenti per una settimana di grande musica nei luoghi più preziosi di Lecce, per la prima volta quest’anno goduta anche dal cielo grazie ai concerti notturni nei giardini pensili dell’Accademia di Belle Arti, delle Mura Urbiche, importante testimonianza di fortificazione cinquecentesca, voluta dall’imperatore Carlo V per arginare le invasioni turche e di Palazzo Maresgallo, dimora storica e gioiello architettonico cinquecentesco nel cuore di Lecce. 
Ma gli eventi quest’anno saranno estesi anche ad altri comuni del Salento, tra cui la bellissima Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, trecentesco capolavoro gotico le cui origini evocano i fiabeschi sapori orientali delle Crociate, o lo storico borgo di Casarano, crocevia di culture sin dall’epoca bizantina, nel suo moderno Teatro Fondazione Filograna, dove risuonerà in prima esecuzione la nuova commissione di Classiche Forme 2023 al compositore pugliese Domenico Turi per i 100 anni di Elata, storica azienda calzaturiera salentina, che ha conquistato con la sua dedizione artigianale star hollywoodiane come il premio Oscar Anne Hathaway, Sofia Loren e Penelope Cruz. Senza dimenticare i tesori di sempre, come l’arcadica Masseria Le Stanzie, il Chiostro del Rettorato di Lecce o l’Oasi di Classiche Forme all’interno del Parco di Belloluogo, simbolo d’amore per la natura abitato dai giovani alberi donati dal Festival e che prende il nome dall’omonima e preziosa Torre trecentesca che fu storica residenza della regina Maria D’Enghien e rappresenta una delle rare testimonianze sopravvissute del Medioevo salentino.

Anche quest’anno inoltre accanto alla fondatrice e direttrice artistica Beatrice Rana si avranno alcuni dei più grandi nomi del concertismo internazionale, spesso in inedite formazioni create solo per l’occasione nel libero spirito del festival grazie ad ospiti come la star del violino Stephen Waarts, i due violoncellisti italiani più celebri nel mondo Mario Brunello e Giovanni Sollima per un raro duo, oltre alla compagine dei giovani talenti dello strumento con Ludovica Rana e l’enfant prodige lettone Tim Posner; il grande flauto di Emmanuel Pahud, eclettico virtuoso tra i più stimati del globo, il soprano Rosa Feola, presenza costante dei migliori palchi d’opera del mondo, i giovanissimi virtuosi del violino Tim Crawford, Timothy Ridout, BBC New Generation Artist 2019, e Maja Avramovic; il fresco talento dei Marmen String Quartet, tra i quartetti più sorprendenti e ricercati della nuova generazione, e ancora il mezzosoprano specializzato in teatro musicale Chiara Osella, il pianista Massimo Spada, il virtuoso clarinettista Kevin Spagnolo. Ma ad abbassare ulteriormente l’età media di quello che si può definire senza dubbio il festival più giovane d’Europa, il dream team di Beatrice Rana sarà arricchito da alcuni dei migliori talenti emergenti provenienti da scuole di assoluta eccellenza, come l’accademia romana Avos Project, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Tra le meraviglie artistiche e naturali del Leccese si potranno poi godere impaginati di grande interesse e spesso assai rari, come il Respighi cameristico del concerto inaugurale che affianca quel primo Novecento italiano ancora tutto da scoprire, al coevo compositore russo Anton Arensky, rievocando il milieu culturale ed artistico della permanenza russa di Respighi ad inizio carriera. Ma soprattutto, come dice Beatrice Rana, “facendoci ascoltare musiche bellissime”. O ancora la rarissima Suite Italienne per due violoncelli piccoli e due violoncelli affidata a due vere star italiane nel mondo, Giovanni Sollima e Mario Brunello, impegnati in un impaginato che vertiginosamente spazia dai Queen alla Traviata di Verdi nella trascrizione ottocentesca per violoncello piccolo e violoncello di Antonio Melchiori, dal secentesco Antonio Bertali al Sollima compositore, con incursioni fulminanti dal barocco romano di Costanzi a Bach e Stravinsky. La caratura degli interpreti, la loro comune passione per il violoncello e il ‘piccolo’, di cui sono veri ambasciatori, la loro costante vocazione nella ricerca di luoghi inediti per la musica, il loro amore per la natura faranno di questo evento alla Masseria Le Stanzie, epitome della cultura contadina del Salento, uno dei momenti imperdibili di Classiche Forme.
Da non mancare anche le rarissime Variazioni Goldberg nella trascrizione per trio d’archi del violinista russo Dimitry Sitkovesky ed affidate al The Teyber Trio, giovanissima formazione di assoluta eccellenza composta da Tim Crawford al violino, Tim Posner al violoncello e Timothy Ridout alla viola, una vera all-star che nasce dalle alchimie umane ed artistiche del festival come tanti altri appuntamenti del programma. All’interno del festival si potranno poi seguire, sera dopo sera, i percorsi dedicati a Rachmaninov nei 150 anni dalla nascita e a Poulenc nei 60 anni dalla morte.

Gran finale il 23 luglio con il concerto cameristico in tre atti pensato da Beatrice Rana studiando gli impaginati di inizio ‘900, quando in epoca di non riproducibilità dell’opera d’arte, il desiderio di musica dal vivo era così acuto da chiedere vere e proprie maratone, come quella che si terrà al Chiostro del Rettorato con le Danze Sinfoniche per due pianoforti di Rachmaninoff, un secondo tempo con Schubert, Liszt e Vocalise sempre di Rachmaninof e la chiusa con il Carnevale degli Animali di Saint-Saëns. Racconta Beatrice Rana: “Ogni anno il festival punta sempre più in alto perché mi piace davvero l’idea che lo spirito internazionale, cosmopolita e libero del nuovo pubblico salentino abbia in Classiche Forme una vera finestra su ciò che di meglio
offre il panorama mondiale nelle sue capitali più attive e curiose, sempre alla ricerca del nuovo, qui presenti in una declinazione inedita a partire dai luoghi di sapore antico, di cultura anche popolare e contadina, ma soprattutto resi ancora più vitali e freschi dall’immersione nella natura della mia terra, una natura forte, di bellezza struggente a cui manca solo il ‘suo’ suono e il mio sogno è che davvero Classiche Forme sia oggi, già dopo soli sette anni di lavoro, quel suo suono, il suono del Salento. Per me un sogno che si fa in musica”.

Il Festival Classiche Forme 2023, organizzato dall’Associazione “Opera Prima”, è realizzato anche grazie al sostegno del Ministero della Cultura e del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. Partner il Comune di Lecce, l’Università del Salento, l’Accademia di Belle Arti di Lecce, il Polo Biblio-museale di Lecce , la Borletti Buitoni Trust, che ha finanziato le prime tre edizioni del Festival.  Prosegue, inoltre, per questa VII edizione l’importante media partnership di Rai Radio 3, che trasmetterà le serate di Classiche Forme 2023 in un’apposita rubrica dedicata ai Festival Italiani più rappresentativi. Il Festival ha ottenuto la prestigiosa EFFE Label da parte dell’European Festivals Association, supportata dalla Commissione e dal Parlamento Europeo. Dal 5 aprile sarà possibile acquistare su www.vivaticket.com i biglietti per i concerti che si terranno nel Chiostro del Rettorato a Lecce. Tutti gli altri saranno disponibili dal mese di maggio.
La Conversazione in programma venerdì 21 luglio alle ore 11.00 nella Biblioteca Bernardini di Lecce è ad ingresso gratuito.

Maria Agostinacchio

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