Al Teatro Storchi di Modena va in scena “Il gabbiano” Anton Čechov nella versione di Leonardo Lidi

Attore, autore e regista, Premio della Critica ANCT 2020 e vicedirettore e coordinatore della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino dal 2021, Leonardo Lidi si avvicina a uno scrittore a lui caro, Anton Čechov, insieme a un gruppo di tredici attori.
Prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, Il gabbiano va in scena al Teatro Storchi di Modena dall’8 all’11 dicembre (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00), e segna la prima tappa di un progetto triennale composto da Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi: tre case, tre famiglie raccontate con semplicità e poesia.
La replica di domenica 11 aderisce a “Teatro No Limits”, il progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì e dall’associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS che porta l’audiodescrizione a teatro e consente alle persone con disabilità visiva di assistere agli spettacoli. Grazie a specifiche tecnologie verranno resi “visibili” scene, costumi, movimenti degli attori e tutti quei particolari silenziosi che altrimenti non potrebbero essere goduti.

«In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro – commenta Leonardo Lidi – deviando gli intellettualismi e scegliendo la semplicità nella sua altezza. Scegliendo uno spazio. Scegliendo l’empatia e non una bolla elitaria. Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo».

In scena un nutrito cast composto da Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani e Giuliana Vigogna (candidata al Premio Ubu 2022 come Migliore attrice o performer Under 35). «Gli attori passano insieme un tempo importante – prosegue Lidi – una parentesi della loro vita, lavorando assieme a un regista che sceglie finalmente il suo autore preferito come ripartenza del proprio percorso.
Continuando a camminare in questo tempo così incerto credo che il teatro sia un ottimo progetto sul quale focalizzare le nostre energie».

Un classico del teatro capace di parlare a pubblico, attori, scrittori e registi e a cui Lidi si avvicina senza rivisitazioni, con semplicità, facendo emergere il confronto generazionale e la discussione sull’essenza del teatro che sottendono al testo. «Se penso ad Anton Čechov – conclude Lidi – mi torna in mente questo passaggio di John Lennon nella canzone Beautiful Boy: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”. Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo, sul senso critico del teatro rispetto al suo pubblico ma alla fine, contro ogni pronostico, arriva la vita. In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere. Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, su quell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita. O fatto sorridere. O fatto piangere. Come in un patto. Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell’arrivo della vita in scena. Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita».

Il gabbiano
Progetto Čechov – prima tappa
di Anton Čechov
regia Leonardo Lidi
con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Franco Visioli
produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi
Interpreti/personaggi
Giordano Agrusta – Semen Semenovič Medvedenko
Maurizio Cardillo – Evgenij Sergeevič Dorn
Ilaria Falini – MaŠa
Christian La Rosa – Konstantin Gavrilovič Treplev
Angela Malfitano – Polina Andreevna
Francesca Mazza – Irina Nikolaevna Arkadina
Orietta Notari – Petr Nikolaevič Sorin
Tino Rossi – Il’ja Afanas’evič Šamraev
Massimiliano Speziani – Boris Alekseevič Trigorin
Giuliana Vigogna – Nina Michajlovna Zarečnaja

Tournée 2022/2023
13 – 18 dicembre 2022 – Teatro Carignano, Torino
26 febbraio 2023 – Teatro Comunale Giuseppe Manini, Narni
28 febbraio – 5 marzo 2023 – Teatro Vascello, Roma
7 – 9 marzo 2023 – Teatro Secci, Terni
12 marzo 2023 – Teatro degli Illuminati, Città di Castello
14 marzo 2023 – Teatro Torti, Bevagna
16 marzo 2023 – Teatro Mengoni, Magione
17 marzo 2023 – Teatro Comunale, Todi
19 marzo 2023 – Teatro Comunale Luca Ronconi, Gubbio
22 marzo 2023 – Teatro Ponchielli, Cremona
24-25 marzo 2023 – Teatro Verdi, Pordenone
28-29 marzo 2023 – Teatro Sociale, Bellinzona
31 marzo – 2 aprile 2023 – Teatro Ariosto, Reggio Emilia
11 – 16 aprile 2023 – Piccolo Teatro Strehler, Milano

Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:
Prezzi dei biglietti € 25 / 10
Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena
Orari apertura al pubblico: martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00; mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00
biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00

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