
Sarzana è un bel paese nell’entroterra della Provincia di La Spezia, sospeso tra le colline e il mare, a pochi km. dalle Cinque Terre.
Sicché il vicesindaco è partito per la Cina con altri Sindaci della zona per sponsorizzare prodotti e aziende locali e le bellezze naturali della zona.
Sarebbe un fatto normale nel 2019, se non fosse che si tratta di un esponente della Lega, di quel partito, cioè, che si batte contro la globalizzazione, contro la presenza di stranieri in Italia e contro l’avvento di economia straniera, soprattutto quella forte cinese.
Ma evidentemente può capitare, anche perché le cronache descrivono Costantino Eretta come un moderato, lontano dal cliché “da ultras sovranista” che va per la maggiore in questo periodo: la prospettiva che i cinesi vadano ad acquistare anche pacchetti turistici o imprenditoriali di quella zona, evidentemente, non è mal vista, nonostante la narrazione dominante di quel partito.
Succede però che, all’arrivo in Cina, il povero Eretta abbia i documenti in valigia e, al controllo, privo di documenti, venga scambiato per un immigrato clandestino.
“Sono stato trattato da immigrato clandestino. Atterrato a Pechino, le guardie mi hanno bloccato. Non trovavo i documenti che forse avevo lasciato in valigia. Gli altri della delegazione li han fatti passare facilmente e invece, a me, mi han trattenuto per ore, nonostante le mie proteste e il mio invito a controllare in valigia. Son state ore difficilissime per me, nessuno parlava l’italiano e pochissimi parlavano l’inglese. Non è bello esser trattati così; 15 ore trattato da appestato, senza farmi scendere o andare in bagno, non le auguro a nessuno. Dopo varie ore son riuscito a parlare al telefono col Consolato italiano a Pechino e il massimo che son riuscito ad ottenere è che mi hanno rimesso su un aereo della China Airlines in modo sbrigativo e mi hanno rispedito in Italia.”
Davvero un’onta per il povero vicesindaco che, giunto in Italia, ha dovuto spiegare le cose alla polizia italiana che lo attendeva a Malpensa ed è stato trattenuto per altre interminabili ore.
Davvero un’odissea: 35 ore complessive di viaggio senza poter mettere i piedi per terra.
Ha ragione, non è bello esser trattati da clandestini; non è bello limitare la libera circolazione.
Intervistato, il Vice sindaco ha così chiosato: “Interesserò il mio partito per chiedere lumi all’Ambasciata cinese in Italia. Intanto faccio un appello a tutti gli schieramenti affinché si lavori perché è assurdo che, nel 2019, un italiano, in situazione analoga, subisca quello che ho subito io“.
“Un italiano”, Vice Sindaco; perché gli altri 5 miliardi di persone che vivono nel Continente possono invece subirlo.
Lng